Uno dei trattamenti più richiesti dalle trenta-quarantenni? Non c’è dubbio: la biorivitalizzazione. Sempre più persone abbracciano il concetto di healthy life ed è per questo che un trattamento che promette una pelle uniforme e luminosa con sostanze biocompatibili incuriosisce.
Il successo della biorivitalizzazione spiegato da vicino
Cos’è la biorivitalizzazione e perché, nel corso degli ultimi anni, è diventato uno dei trattamenti di punta tra quelli richiesti dalle post-millenials?
La biorivitalizzazione è un trattamento anti-age soft tech con risultati molto interessanti. Consiste, nello specifico, in una serie di iniezioni di acido ialuronico o di stimolatori di collagene. Trattandosi di sostanze sempre biocompatibili e riassorbibili, queste superficiali microiniezioni non provocano né gonfiore né fastidio, ma agiscono efficacemente sulla pelle che, venendo stimolata, ritorna a essere più elastica, turgida e ben idratata.
Il meccanismo alla base di questo trattamento è semplice. L’ago utilizzato per le iniezioni provoca dei piccoli traumi sulla pelle, che non lasciano alcun segno visibile ma che sono in grado di attivare un meccanismo di riparazione della pelle.
A differenza di ciò che accade con i filler la biorivitalizzazione non va ad alterare i volumi bensì va a migliorare l’idratazione, senza il pericolo di avere un viso “finto”.
Utilizzata anche in via preventiva la biorivitalizzazione è un valido alleato contro l’invecchiamento cutaneo. Il segreto del successo di questo trattamento è racchiuso tutto qui.
Ultime novità in tema di biorivitalizzazione
L’ultima novità in tema di biorivitalizzazione? Si chiama Microinfusion e viene direttamente dagli Stati Uniti. Si tratta di un mix di antiossidanti, botulino e vitamine uniti a una base di acido ialuronico. Una miscela perfettamente equilibrata che promette prodigi.
Questo soprattutto grazie alla presenza di botulino in una veste tutta nuova. Non viene, infatti, utilizzato per combattere le rughe di espressione ma per andare a migliorare la grana della pelle e stimolare la produzione di collagene.
L’acido ialuronico contenuto nel mix andrà a idratare ma senza stravolgere le forme e i volumi del viso. Il risultato? Una pelle rigenerata, tonica e liscia.
L’applicazione di Microinfusion? Avviene tramite microneedling e ciò favorisce la rigenerazione cutanea e permettere agli ingredienti di penetrare in profondità nella pelle.
Il microneedling può essere effettuato senza problemi anche nella zona del contorno occhi e sulle palpebre, nonché sulle labbra. Un trattamento completo che permette di ringiovanire tutto il viso e, in particolare, la zona dello sguardo.
La durata del trattamento può variare da uno a quattro mesi. Non ci sono controindicazioni, ma piccoli accorgimenti da prendere come quello di non truccarsi per 24 ore dopo il trattamento e di applicare un buon filtro solare per proteggere la pelle. Subito dopo si potrà notare un lievissimo rossore che passerà spontaneamente nel giro di qualche ora.
Altra novità tutta da scoprire è il trattamento che combina l’idratazione dell’acido ialuronico a quella del glicerolo. Il trattamento viene suddiviso in tre sessioni effettuate con cadenza mensile in modo da garantire la migliore strutturazione cutanea.
Per chi è consigliata la biorivitalizzazione
Chi desidera un effetto retouch naturale potrebbe trovare nella biorivitalizzazione la soluzione dei suoi problemi. Il trattamento è combinabile con altri interventi di medicina estetica così da ottenere risultati ancora migliori e ottenere un ringiovanimento del viso e dello sguardo, ma senza stravolgere la propria fisionomia e l’armonia dei propri lineamenti.
Non solo. La biorivitalizzazione è consigliata anche a pazienti giovani che desiderano un effetto anti-age preventivo. Il trattamento, del resto, è quasi sempre tailor-made e quindi realizzato sulle esigenze della paziente e sulla sua tipologia di pelle.
Qualche alternativa da prendere in considerazione
E per chi non è attratta da questo tipo di trattamento? Esistono delle alternative altrettanto valide.
La prima è la biostimolazione con piastrine. Queste ultime sono prelevate dal sangue del paziente e poi, dopo un processo di centrifugazione, vengono inserite in un composto a base di acido ialuronico.
I vantaggi? Grazie ai cosiddetti fattori di crescita, che sono presenti nelle piastrine e che servono per accelerare la rigenerazione tessutale, si può ottenere una pelle più elastica e idratata, più tonica e luminosa. Le micro rughe superficiali appariranno visibilmente minimizzate.
Molto bene anche la combinazione tra biorivitalizzazione e microbotox. In questo caso prima si inietta il botox estremamente diluito e poi si effettua il processo di biorivitalizzazione. Il risultato? Pori meno evidenti, pelle più compatta e mimica facciale più rilassata.
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La Redazione