IL RUOLO DEL CHIRURGO OCULOPLASTICO NELLA CORREZIONE DI UNA COMPLICANZA DOPO UN INTERVENTO DI BLEFAROPLASTICA ESEGUITO ALTROVE
La blefaroplastica è la procedura chirurgica che consente di migliorare l’aspetto estetico e la funzionalità delle palpebre, rimuovendo o rimodellando in maniera personalizzata la cute, il tessuto muscolare e il tessuto adiposo in eccesso.
In una piccola percentuale di pazienti, la procedura può accompagnarsi a complicanze post operatorie; alcune sono transitorie e si risolvono senza necessità di ulteriori interventi (ematomi post-chirurgici, ptosi post-chirurgica), altre invece richiedono una correzione chirurgica.
Queste ultime sono determinate soprattutto da una sovracorrezione del difetto iniziale, con conseguente insoddisfazione estetica e disturbi funzionali lamentati dal paziente.
Il Chirurgo Oculoplastico dovrà quindi intervenire chirurgicamente per correggere difetti di un intervento di blefaroplastica praticato da un altro chirurgo.
PERCHÉ SCEGLIERE IL CHIRURGO OCULOPLASTICO?
Perché ha un’alta specializzazione dell’occhio e dello sguardo, sia da un punto di vista estetico che funzionale.
Durante la visita il chirurgo oculoplastico esaminerà le palpebre e il viso del paziente, la funzionalità dell’occhio in relazione alla posizione delle palpebre, nonché le eventuali problematiche estetiche della regione dello sguardo.
Saranno discusse le aspettative del paziente consigliando eventualmente interventi alternativi o complementari.
Ogni paziente verrà indirizzato e consigliato verso le tecniche più appropriate e all’avanguardia, secondo le più aggiornate linee guida delle associazioni professionali internazionali
QUANDO È NECESSARIO L’INTERVENTO?
Le complicanze post blefaroplastica che richiedono l’intervento di un esperto chirurgo oculoplastico sono, in caso di:
Blefaroplastica superiore
- Eccessiva rimozione di tessuto cutaneo, da cui deriva un’ incompleta chiusura delle palpebre. Il risultato estetico è innaturale e si associa a importanti disturbi funzionali quali secchezza oculare, sensazione di sabbia negli occhi, bruciore sino ad abrasioni della superficie oculare.
- Eccessiva rimozione di tessuto adiposo con accentuazione della piega palpebrale superiore, che conferisce allo sguardo un aspetto incavato e stanco.
- Lesione del muscolo elevatore della palpebra, con conseguente ptosi (abbassamento) palpebrale, responsabile di importanti conseguenze estetiche e funzionali.
Blefaroplastica inferiore
- Eccessiva rimozione di tessuto cutaneo, con abbassamento del margine palpebrale inferiore e anomala esposizione della sclera (parte bianca dell’occhio), nota come scleral show.
- Questo determina importanti conseguenze estetiche e funzionali: un’eccessiva visibilità della parte bianca conferisce all’occhio un aspetto rotondo (‘occhio tondo’ ‘occhio a pesce’), estremamente innaturale e antiestetico. La lubrificazione dell’occhio da parte delle lacrime risulta compromessa, con conseguente occhio secco, fastidio intenso e infine abrasioni della superficie corneale.
- Talvolta l’intervento chirurgico può alterare la forma dell’occhio, determinando un abbassamento del margine esterno rispetto a quello interno: è la tipica forma ‘antimongoloide’ (che distingue l’occhio asiatico da quello caucasico), con un occhio all’ingiù e uno sguardo ‘piangente’.
- La rimozione tissutale può essere tale da causare una eversione del margine esterno (ectropion), esteticamente non accettabile e funzionalmente invalidante.
- Eccessiva rimozione di tessuto adiposo, con conseguente comparsa di occhiaie e aspetto dell’occhio infossato, stanco e invecchiato.
Lipofilling
- Impianto di grasso troppo abbondante che determina un rigonfiamento palpebrale “tipo borse” con conseguente alterazione della forma dell’occhio.
- Impianto del grasso troppo superficiale con conseguente disomogeneità estetiche della superficie cutanea.
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IN COSA CONSISTE L’INTERVENTO?
“L’intervento sarà personalizzato per ottenere un aspetto naturale, per riflettere la personalità del paziente e l’individualità della sua immagine, per rispettare le esigenze espresse durante il colloquio pre-operatorio“
L’opzione chirurgica verrà studiata con accuratezza per risolvere l’insoddisfacente risultato post-chirurgico, secondo le peculiarità di ciascun caso clinico.
“Ogni paziente verrà indirizzato e consigliato verso le tecniche più appropriate e all’avanguardia, secondo le più aggiornate linee guida delle associazioni professionali internazionali“
Il lifting malare insieme alla cantoplastica sono le tecniche maggiormente utilizzate nella riabilitazione delle malposizioni palpebrale secondarie a precedenti interventi eseguiti altrove.
QUALI SONO I RISULTATI?
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La correzione del difetto sarà altamente personalizzata per ciascun paziente.
Le cicatrici sono pressoché invisibili, poiché le incisioni vengono praticate seguendo le linee naturali del volto. L’intervento correttivo permetterà di ottenere un aspetto più naturale e quanto più possibile simile alle iniziali aspettative del paziente.
La sintomatologia legata al difetto post operatorio risulterà nettamente attenuata, con un miglioramento della lubrificazione della superficie oculare e una migliore dinamica dell’ammiccamento.
A questa pagina potrete sfogliare la galleria fotografica di atri miei casi di risoluzione complicanze chirurgiche: Foto Prima/Dopo Risoluzione Complicanze Chirurgiche
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