Sempre più spesso il chirurgo oculoplastico consiglia ai pazienti non contenti dell’aspetto delle loro palpebre inferiori e propensi a un intervento di blefaroplastica inferiore di andare ad agire in maniera naturale ed efficace anche sulla zona delviso medio.
La palpebra inferiore, del resto, fa parte, insieme al viso medio di un’unità estetica unica. Per ottenere un risultato naturale ed armonico è necessario, quindi, focalizzare la propria attenzione su tutto l’insieme e non solo sulla regione dello sguardo.
Questo spiega perché, in passato, alcuni pazienti erano scontenti del risultato finale di una blefaroplastica inferiore. Non perché l’intervento fosse stato mal eseguito ma perché non veniva presa in considerazione l’armonizzazione della zona di passaggio tra palpebra inferiore e viso medio.
Come migliorare l’unità estetica palpebra inferiore – viso medio
Oggi, grazie alle nuove tecniche della chirurgia oculoplastica, è possibile migliorare in modo efficace l’aspetto dell’unità estetica palpebra – viso medio. In che modo?
Si possono prendere in considerazione tre diverse soluzioni, combinabili tra loro, che permettono di ottenere dei risultati molto efficaci e naturali.
Stiamo parlando di:
- Lifting mid-face
Il lifting malare innalza e dà una piacevole e naturale rotondità alla parte alta e laterale dello zigomo, conferendo così quell’aspetto di occhio allungato che piace tanto alle donne perché molto giovanile.
Il lifting mid-face, invece, lavora andando a migliorare la zona di passaggio centro mediale e più vicina al naso. Si va a realizzare un innalzamento verticale del cuscinetto di grasso del centro del viso che andrà non solo a dare nuovo sostegno ai tessuti, ma riuscirà anche a migliorare l’aspetto delle pieghe naso-labiali. Un approccio di questo tipo è consigliato quando si vuole ottenere un visibile ma naturale ringiovanimento della regione zigomatica e della zona centrale del viso.
Il lipofilling permette, infine, di andare a ristrutturare i deficit volumetrici del viso, primi responsabili dell’invecchiamento precoce della nostra espressione.
Tre interventi che, pur andando a lavorare su zone diverse del viso (laterale e centrale), permettono di ottenere un risultato valorizzante, che ridona al volto quelle piacevoli rotondità perse con il passare degli anni.
Lifting mid-face e blefaroplastica inferiore
Quando si pensa a un viso armonioso, la prima immagine che viene in mente è quella di guance alte, di una pelle radiosa e di una zona dello sguardo distesa.
Proprio per questo motivo si consiglia di prendere in considerazione la possibilità di sottoporsi a un lifting mid-face nel caso in cui ci sia la necessità di armonizzare la zona di passaggio centro mediale del viso, una delle prime a essere colpite dalle conseguenze dell’invecchiamento.
Il lifting mid-face è un intervento chirurgico mini-invasivo e non doloroso, solitamente praticato in anestesia locale e blanda sedazione.
Trattandosi di un intervento modulabile sulle effettive esigenze di chi vi si sottopone, il chirurgo oculoplastico andrà a individuare i punti più consoni per delle piccole incisioni cutanee che, nella maggior parte dei casi, vengono praticate a circa 1 mm dalle ciglia della palpebra inferiore. Si tratta dello stesso tipo di incisione che viene praticata per eseguire la blefaroplastica inferiore ed è per questo che si consiglia di unire i due interventi.
In questo modo si andrà a eliminare quell’antiestetico aspetto a V della palpebra inferiore, che ne determina un allungamento verso il basso. Combinando un lifting mid-face alla blefaroplastica inferiore si ridarà; al volto una nuova e piacevole armoniosità. I candidati ideali per questo tipo di intervento? Pazienti di età compresa tra i 40 e i 70 anni che devono fare i conti con uno svuotamento del viso ma la cui pelle, nonostante sia rilassata, abbia ancora una buona elasticità residua per un risultato ottimale.
Redazione Oculoplastica – Dr. Graziani