Ci capita di incontrare pazienti che hanno eseguito interventi di chirurgia estetica dello sguardo e che hanno subito conseguenze importanti sia dal punto di vista estetico che funzionale. Spesso, infatti, chi si rivolge allo specialista dello sguardo per rimediare ad un intervento estetico non riuscito, lo fa perché non si ritrova più nello specchio! Altrettanto frequente è la mancanza di consapevolezza che ad un disequilibrio estetico faccia da contraltare anche una perdita della funzionalità palpebrale, come per esempio la facile irritabilità oculare, l’occhio tondo o l’incapacità a chiudere gli occhi.
RIMEDIARE AD UNA BLEFAROPLASTICA NON RIUSCITA
Se la blefaroplastica è stata effettuata in modo troppo aggressivo, eliminando ad esempio una quantità di pelle eccessiva, le conseguenze sono sia funzionali sia estetiche:
- dal punto di vista funzionale, si riscontrano:
- riduzione dell’ammiccamento
- riduzione del film lacrimale, che causa una sensazione di sabbia nell’occhio a causa della secchezza; l’occhio secco ha tra i sintomi rossore e bruciore, offuscamento della vista, iperlacrimazione
- rischio di infezioni
- dal punto di vista estetico, il paziente lamenta uno sguardo poco incisivo, dato dall’eccessiva rotondità della palpebra e l’impossibilità a ritrovare se stesso nello specchio.
Il chirurgo oculoplastico, dunque, forte della sua conoscenza anatomica e della sua sensibilità estetica, si occupa di rimediare alla blefaroplastica non riuscita, studiando con attenzione le peculiarità anatomiche del volto del paziente.
L’intervento correttivo offre risultati personalizzati che seguono questo studio preliminare e permette di ottenere un risultato naturale, che porti il paziente a ritrovarsi nello specchio e a riacquisire tutta la funzionalità della palpebra e dell’occhio che era stata compromessa. Le cicatrici sono pressoché invisibili, poiché le incisioni vengono praticate seguendo le linee naturali del volto.
In questo contesto è fondamentale la capacità del chirurgo oculoplastico di ascoltare le esigenze e i desideri del paziente, già duramente provato da un’esperienza che l’ha disorientato e reso più fragile. La visita preliminare è dunque un passaggio estremamente delicato, che richiede un’attenzione e una cura del dettaglio al pari dell’intervento chirurgico.
Affidarsi allo specialista dello sguardo è fondamentale per potersi fidare del risultato e del percorso che condurrà il paziente verso un importante miglioramento o la risoluzione del problema.
Redazione