Ptosi palpebrale: ecco tutto quello che dovete sapere riguardo la correzione delle asimmetrie dello sguardo
Chirurgia

Ptosi palpebrale: ecco tutto quello che dovete sapere riguardo la correzione delle asimmetrie dello sguardo

Comunemente descritta come “palpebra cadente”, la ptosi palpebrale determina uno sguardo stanco e spento, che non rispecchia mai il vero stato d’animo del paziente. Ma niente paura, a tutto c’è rimedio. Dimenticate pure la paura dovuta ai segni della chirurgia estetica: correggere la ptosi palpebrale si può.

Solitamente la bellezza del viso viene associata alla simmetria delle sue forme, determinata dall’ugual distanza tra la fronte, il naso e le labbra.

Per questo motivo, spesso, un viso asimmetrico viene considerato poco piacevole.

Detto questo, secondo il nostro parere non esistono dei valori assoluti per misurare le asimmetrie e definirne la “gravità”: spesso un viso leggermente asimmetrico è proprio quello che ci rende unici.

Certo, a volte, l’asimmetria potrebbe essere molto visibile: questo accade, per esempio, quando il nostro sguardo rimane vittima di una ptosi palpebrale.

In questo caso anziché rendere più affascinanti, l’asimmetria può diventare un vero e proprio difetto estetico, che influenza negativamente sul modo con cui il nostro sguardo comunica e conseguentemente sullo stato d’animo del paziente.

Così non ci sentiamo più a nostro agio e perdiamo progressivamente fiducia in noi stessi.

È in questi casi che entra in scena l’oculoplastica che, grazie ai suoi trattamenti estetici e funzionali mini-invasivi, corregge ogni tipo di inestetismo, studiando una soluzione personalizzata per ciascuna richiesta e stabilendo un percorso individuale in grado di ripristinare l’armonia dello sguardo e del viso.

Che cos’è la ptosi palpebrale?

Comunemente descritta come “palpebra cadente”, da essa deriva uno sguardo stanco e spento che non rispecchia mai il vero stato d’animo del paziente: la ptosi si presenta con una o addirittura entrambe le palpebre superiori più basse rispetto al loro normale livello, per cui lo spazio fra la palpebra inferiore e quella superiore risulta più piccolo rispetto all’altro occhio.

La ptosi palpebrale, quindi, causa un’asimmetria dello sguardo che, invece di rendere il nostro viso più affascinante,  smorza del tutto la nostra espressività.

Un difetto, questo, che non può essere considerato solamente estetico ma che ha anche conseguenze funzionali: oltre a provocare un’asimmetria, la ptosi palpebrale può essere responsabile di una sensibile riduzione del campo visivo superiore e laterale che può rendere la quotidianità  davvero molto difficile: per esempio, trovandosi ad assumere posture sempre più scorrette, al fine di compensare questa limitazione.

Ptosi palpebrale: a chi rivolgersi?

Ma non vi preoccupate: a tutto c’è rimedio, e la soluzione ci viene data dall’oculoplastica.

L’intervento correttivo della ptosi palpebrale è in grado di riportare la palpebra alla sua naturale posizione, ridonando al paziente uno sguardo vivace e armonico.

In che modo? Potenziando i muscoli della palpebra debole.

La cosa più importante è che questo intervento non lascia tracce. Le incisioni praticate dal chirurgo oculoplastico non sono visibili perché vengono effettuate all’interno della palpebra, donando così un risultato totalmente naturale, senza cicatrici visibili.

Quindi dimenticate pure la paura dovuta ai segni della chirurgia estetica: correggere la ptosi palpebrale si può.

Lo sguardo riapparirà in armonia con tutto il resto del viso e vi sentirete nuovamente a vostro agio.

La redazione