Lo sguardo è un potente elemento comunicativo e per questo il ritocco al contorno occhi non migliora solo un difetto di tipo estetico ma può cambiare l’espressività del viso a seconda della problematica e dell’età. In ogni caso, si punta sempre a correggere tutti quegli elementi che suggeriscono stanchezza, e a correggere l’aria triste che colpisce soprattutto i visi più maturi a causa del cedimento del tessuti e alla comparsa delle rughe. Questo è quello che io chiamo il ritocco emozionale, che non lavora solo sull’imperfezione, ma tocca un livello comunicativo più profondo che modifica la percezione che una persona ha di sé e, di conseguenza, il modo in cui viene vista anche dagli altri. Il ritocco agli occhi è un intervento complesso sia per la tecnica estetica e chirurgica, sia perché non si ferma alla superficie ma va in profondità, con un importante risvolto psicologico.
Quali sono le problematiche del contorno occhi
I tre fattori principali che condizionano il contorno occhi sono la disidratazione, il deficit di volume e la perdita di tonicità muscolare. La disidratazione causa l’increspamento della pelle, il deficit di volume provoca la caduta della palpebra superiore, mentre le problematiche che riguardano la palpebra inferiore non sono connesse solo alla zona perioculare, ma anche alla perdita di volume del viso medio che, svuotandosi, crea una deformità a V che allunga lo sguardo verso il basso. Ed è proprio questo il caso in qui il difetto assume un’importante componente emozionale su tutto il viso, che smette di trasmettere emozioni positive. Vediamo, quindi, come ritoccare gli occhi in base all’età.
Ritocco occhi: cosa fare a 25-35 anni
Le problematiche. A questa età, il problema principale è rappresentato dalle occhiaie e in questo caso è sufficiente un ritocco mini-invasivo di medicina estetica.
Le soluzioni: il filler occhi corregge molto bene le occhiaie causate da deficit di volume. In questo caso è bene ampliare il raggio d’azione a tutto il viso medio per un risultato ancora più armonico.
Mentre per le occhiaie da iperpigmentazione, quindi le classiche occhiaie che assumono un colorito scuro violaceo, si agisce con il nano lipofilling, una sorta di filler che, invece di essere a base di acido ialuronico, è costituito dal proprio grasso prelevato e adeguatamente lavorato.
Ritocco occhi: cosa fare dai 40 anni in poi
Dopo i 40 anni, il viso può assumere un’espressione stanca, triste oppure corrucciata. La combinazione di più ritocchi gli occhi aiuta a restituire freschezza e a correggere il messaggio emozionale negativo che certe rughe comunicano erroneamente.
Le problematiche: dopo i 40 anni compaiono le borse e si va in contro alla palpebra cadente che chiude lo sguardo e toglie radiosità.
Le soluzioni: Il filler di acido ialuronico che ha un effetto camouflage lavora molto bene sulle borse che, per effetto ottico, diventeranno molto meno visibili. Mentre dal punto di vista chirurgico si può agire con la blefaroplastica. Questa procedura può essere abbinata all’intervento sul muscolo elevatore che, in caso di palpebra cadente, migliora il risultato donando uno sguardo completamente rivitalizzato.
Redazione Oculoplastica – Dr. Graziani
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