Malformazioni congenite, traumi, infezioni, tumori dell’occhio: queste sono solo alcune, nonché le meno frequenti cause del dotto lacrimale ostruito.
Nella maggior parte dei casi si è dinanzi a un’ostruzione acquisita nel tempo di cui si ignora la causa, anche detta in termini medici ostruzione idiopatica. Colpisce sia uomini che donne anche se per queste ultime è molto più frequente a causa della conformazione del dotto lacrimale.
Come riconoscere l’ostruzione dei condotti lacrimali
I dotti, anche chiamati canali lacrimali, si trovano all’interno dello spessore delle palpebre e collegano i punti lacrimali, superiore e inferiore, con la sacca lacrimale. Da qui si riparte un’ulteriore canale che raggiunge direttamente l’interno del naso. Quando le lacrime incontrano un ostacolo attraversando questi canali ce ne accorgiamo perché si sviluppano una o più di queste problematiche:
Quali?
- Congiuntivite frequente e severa
- Epifora o iperlacrimazione
- Infezione delle vie lacrimali (dacriocistite)
- Ascesso facciale causato da dilatazione del sacco lacrimale (dacriocistocele)
I sintomi possono variare da paziente a paziente ed è, pertanto, necessaria una diagnosi specifica prima di procedere con quelli che sono i rimedi per l’ostruzione dei dotti lacrimali.
Nel caso di eccessiva lacrimazione un consulto con un chirurgo oculoplastico andrà a chiarire se si è dinanzi a un caso di epiforasecondaria a iperproduzione di lacrime oppure ad una vera ostruzione delle vie lacrimale di deflusso. L’esame clinico che permette di fare questa valutazione si chiama sondaggio delle vie lacrimale.
Rimedi per l’ostruzione delle vie lacrimali
Se si è dinanzi a un caso di iperlacrimazione o di infezione ricorrente delle vie lacrimali, la soluzione migliore è l’intervento di correzione dell’epifora o dacriocistorinostomia.
Si tratta di un intervento chirurgico il cui compito è quello di liberare e ripristinare le vie lacrimali. Si procede con un’incisione di circa 1 cm tra il margine interno dell’occhio (canto mediale) e la radice del naso e si esegue l’apertura del sacco lacrimale ostruito.
Il chirurgo oculoplastico che eseguirà l’operazione valuterà la possibilità di inserire in zona delle microcannule in silicone (stent) in grado di garantire il mantenimento dell’apertura creata. Queste verranno rimosse qualche settimana dopo l’intervento.
L’intervento avviene in anestesia locale e richiede un breve periodo post-operatorio. Quando verranno tolti gli stent il paziente potrà riprendere a godere a pieno della sua quotidianità.
I vantaggi della DCR? Ad oggi questo intervento è l’unico risolutivo per l’ostruzione delle vie lacrimali. Niente più lacrimazione incontrollata, dolorose infezioni ed eczemi difficili da gestire in una zona così delicata come quella dell’occhio.
Non solo: entro pochi mesi dall’intervento la cicatrice non sarà visibile e anche prima sarà difficilmente notabile.
Redazione Oculoplastica – Dr. Graziani