Differenza tra lifting endoscopico del sopracciglio e blefaroplastica superiore
Chirurgia

Differenza tra lifting endoscopico del sopracciglio e blefaroplastica superiore

L’importanza dello sguardo e della zona frontale del viso è tanta. Come risolvere un cedimento cutaneo tra lifting endoscopico del sopracciglio e blefaroplastica superiore?

Grosse, sottili, naturali, disegnate o persino tatuate: il potere delle sopracciglia. Ed è proprio così. Quando osserviamo una persona, la nostra attenzione si focalizza soprattutto sulla cornice degli occhi.

La parte superiore del viso, un tempo sottovalutata, dona allo sguardo quella naturale intensità e luminosità che lo contraddistingue. La cura delle sopracciglia diventa, quindi, fondamentale.

Alla base di un sopracciglio perfetto, armonico e ben disegnato c’è un’analisi della geometria del volto. Sì, perché ogni volto viene esaltato da una particolare forma di sopracciglio. Modellarlo in modo tale da valorizzare gli occhi è un must e lo si può fare sia con il brow shaping realizzato con il make up ma anche con un intervento oculoplastico che duri nel tempo. A ciascuno il suo sopracciglio, così da sottolineare lo sguardo ed esaltare il nostro carattere.

Cosa accade alla cornice dello sguardo col passare degli anni

Tra i trenta e i quarant’anni si inizia ad avere una perdita di tonicità del muscolo frontale con conseguente scivolamento verso il basso della fronte. Proprio sotto l’effetto della gravità questo scivolamento dei tessuti frontali si ripercuote anche sulla palpebra superiore, per sua natura molto sottile, determinando un fastidioso e antiestetico eccesso di pelle che si poggia sulle ciglia.

Come cambia, quindi, il nostro sguardo? Diventa triste e spento. Via via, sarà sempre più difficile correggere con il make up questo difetto poiché la caduta del sopracciglio e della palpebra fissa determinano un eccesso di pelle difficile da contenere.

I muscoli orbicolari diventano sempre meno forti ed è per questo inizia a venir meno l’armonia complessiva del viso.

Come è possibile ristabilire le giuste proporzioni della cornice dello sguardo? Con un lifting del sopracciglio o con una blefaroplastica superiore.

La differenza tra lifting endoscopico del sopracciglio e blefaroplastica superiore

Il lifting endoscopico del sopracciglio è una delle migliori soluzioni da prendere in considerazione per appianare le rughe della zona frontale del viso e per porre rimedio al cedimento del sopracciglio.

Si tratta di un intervento di chirurgia estetica praticato in anestesia locale e blanda sedazione che non lascia cicatrici esterne visibili, in quanto le micro incisioni sono sapientemente nascoste dietro l’attaccatura dei capelli.

Il risultato consiste in un naturale riposizionamento verso l’alto delle sopracciglia con conseguente snellimento della palpebra superiore e riarmonizzazione del viso e dello sguardo. La mimica facciale non ne risente e le rughe di espressione, che di solito sono molto evidenti, vengono appianate.

L’età migliore per questo tipo di intervento? Tra i 45 e i 50 anni. Tuttavia, è possibile pensare a questa soluzione anche in età più giovane se si ha una attaccatura delle sopracciglia più bassa del normale che porta con sé un aspetto dello sguardo sempre triste e depresso.

Altra soluzione per il cedimento palpebrale è, senza dubbio, la blefaroplastica superiore. Un tempo, non andando a lavorare anche sul sopracciglio, si era costretti a eseguire blefaroplastiche molto aggressive che portavano a uno sconvolgimento sia estetico che funzionale della regione dello sguardo (occhio scavato o infossato). La naturale intensità dello sguardo veniva completamente persa.

La maggiore diffusione di un intervento come il lifting del sopracciglio ha portato a ottenere degli effetti più naturali in termini di armonizzazione della cornice dello sguardo.

Redazione Oculoplastica – Dr. Graziani