Ti guardi allo specchio, quella ruga al centro delle sopracciglia proprio non ti piace e non ti riconosci più. I segni del tempo che passa sempre troppo in fretta ti turbano. Quelle belle labbra turgide che ammiri nelle altre persone ti piacerebbero a completare il tuo viso che per il resto è perfetto così com’è. Insomma, ci sono dei piccoli aspetti del tuo sguardo e del tuo viso che vorresti migliorare, delle parti su cui sai che una mano esperta e rispettosa delle tue specificità potrebbe lavorare con ottimi risultati.
Il filler di acido ialuronico o il botulino ti attirano e hai amici che si sottopongono regolarmente a sedute di medicina estetica. Ciò che ti blocca, però, è la paura delle punture, che ti immobilizzava già da bambino, quando dovevi fare un semplice vaccino o un prelievo di sangue.
La paura degli aghi può essere un timore che provoca una sensazione generica di disagio o una fobia vera e propria che si manifesta con sintomi fisici e psicologici (la belenofobia).
Anche le persone che non soffrono di belenofobia o che non abbiano mai manifestato disagio davanti ad un ago, possono provare sensazioni di disagio quando sanno che devono sottoporsi a trattamenti nella regione dello sguardo e del viso.
Per tutti questi motivi, è fondamentale che l’atmosfera all’interno dello studio medico di un chirurgo oculoplastico sia rilassato e amichevole. Crediamo fermamente nella centralità dell’esperienza e nell’importanza rivestita dalla serenità del paziente. Molti sono gli elementi che teniamo in considerazione quando ci apprestiamo ad accogliere un paziente: dalla luce alla musica, passando per le parole e i profumi, tutto suggerisce serenità. Il trattamento estetico viene dopo il colloquio iniziale, che ha l’obiettivo di capire fino in fondo le esigenze del paziente e di spiegare quali sono i migliori prodotti attualmente presenti sul mercato. Ciò che ci contraddistingue è il fatto che, durante i trattamenti in ambulatorio, i pazienti non vedono mai le siringhe, per evitare che la vista li turbi. Insieme si sceglie la musica, se il paziente lo gradisce, e a tutto il resto pensa il chirurgo oculoplastico. Il paziente deve solo rilassarsi e lasciarsi guidare.
Anche durante gli interventi di chirurgia oculoplastica, la vista della strumentazione della sala operatoria può causare disagio o stati d’ansia. E in questo caso, oltre al Dr. Graziani, entra in gioco il team di personale altamente qualificato dal punto di vista professionale e molto empatico. L’atmosfera che si respira in sala operatoria è leggera e rilassata: il paziente viene coccolato e tranquillizzato da tutto il personale.
Per noi è centrale l’importanza della sfera emozionale e psicologica, quando ci si avvicina alla medicina o alla chirurgia estetica. Teniamo sempre in considerazione la serenità del paziente prima, durante e dopo i trattamenti.
Redazione